Tuo figlio russa? A scuola non sta attento? Le apnee notturne nei bambini

Le apnee notturne sono uno dei disturbi respiratori del sonno più frequenti, si tratta di una vera patologia anche se i sintomi sono apparentemente innocui, come il russare abituale. È ormai riconosciuto che ne possono soffrire anche  i bambini e recentemente il Ministero della Salute ha emesso delle Linee guida specifiche su sintomi e trattamento. Tecnicamente definite OSA (Obstructive Sleep Apnea), le apnee notturne in età evolutiva (0 – 14 anni) possono provocare sintomi molto diversi tra loro: irritabilità, calo di attenzione, iperattività.

Hai riscontrato in tuo figlio uno di questi problemi? Prova a fare attenzione a come dorme per capire se soffre di apnee notturne.

Per aiutarti, qui trovi un breve elenco di quelli che possono essere i sintomi più frequenti.

Di notte
Russamento (è il sintomo più comune nei bambini e tende a manifestarsi prevalentemente nella fase di sonno REM); sonno agitato; posizioni anomale durante il sonno; enuresi (pipì) notturna.

Di giorno
Anomalie comportamentali come iperattività, aggressività, scarsa performance scolastica; scarsa concentrazione e cefalea mattutina.

Perché il dentista può aiutarti?

Grazie alle visite frequenti e alla sua specifica preparazione, il dentista è in grado di identificare precocemente i sintomi delle apnee, suggerendo la soluzione più giusta per garantire a bambini e ragazzi una buona qualità del sonno. Le apnee in età evolutiva possono essere curate con interventi poco invasivi, che possono fare la differenza sulla serenità e la salute dei piccoli, prevenendo lo sviluppo di condizioni che potrebbero incidere sul loro benessere da grandi. Se hai dei dubbi che tuo figlio possa soffrire di apnee notturne portalo a fare una visita di controllo dal suo dentista: è il primo passo per aiutarlo a dormire bene e vivere meglio!

Questo questionario ti aiuta a valutare in modo semplice e veloce il rischio che tuo figlio soffra di apnee notturne. Compilalo e consegnalo al dentista.

Mentre dorme il tuo bambino:

  • Russa più di metà della notte
  • Russa sempre?
  • Russa forte?
  • Ha un respiro pesante o rumoroso?
  • Ha un respiro diffocoltoso o fatica a respirare?
  • Hai mai visto il tuo bambino fare della pause respiratorie durante la notte?

Il tuo bambino:

  • Tende a respirare con la bocca aperta durante il giorno?
  • Al mattino quando si sveglia ha la bocca secca?
  • Occasionalmente bagna il letto?
  • Si sveglia poco riposato al mattino?
  • Ha problemi di sonnolenza durante il giorno?
  • Il bambino appare particolarmente inquieto o iperattivo?
  • È difficile svegliare il tuo bambino al mattino?
  • Il tuo bambino si sveglia con il mal di testa al mattino?
  • Ha smesso di crescere regolarmente in un certo periodo della sua vita?
  • Il tuo bambino è in sovrappeso?

Il ruolo dell’odontoiatria nelle apnee ostruttive nel sonno (OSA)

L’approccio a questa patologia impone una formazione specifica e su più livelli per permettere all’odontoiatra di acquisire consapevolezza, conoscenza e capacità di intervento in tema di disturbi respiratori in sonno. ANDI, in collaborazione con l’Università di Bologna, sta realizzando un percorso multilivello che può, infine, portare al Master universitario di Odontoiatria del Sonno del Dipartimento di Scienze Biomediche e Neuromotorie dell’Università di Bologna e consentire il raggiungimento della qualifica di esperto in questo specifico ambito disciplinare. La finalità del percorso formativo è anche quella di aiutare l’odontoiatra a prendere consapevolezza del proprio ruolo e conseguire gli strumenti di interazione all’interno dell’equipe multidisciplinare degli specialisti convolti, peraltro è solo l’odontoiatra che può programmare e condurre la terapia con dispositivi intraorali.

Anche l’odontoiatra con una formazione di base deve saper effettuare e redigere uno screening OSA, informando il paziente sui gravi rischi sistemici di questa patologia e inviando i soggetti classificati a rischio a un medico del sonno (pneumologo, neurologo, otorino, cardiologo) per la diagnosi specialistica.

Per poter calcolare il rischio patologico occorre:

  1. condurre un’anamnesi accurata, indagando la presenza di sonnolenza diurna, sonno non ristoratore, stanchezza, insonnia, risvegli con sensazione di soffocamento, nicturia e ponendo attenzione alla presenza di patologie cardio- vascolari (ipertensione, infarto, fibrillazione atriale, ecc.) e metaboliche (obesità, diabete mellito di tipo 2, dislipidemie, ecc.)
  2. chiedere all’eventuale partner se ha rilevato la presenza di russamento abituale e/o pause respiratorie durante il sonno
  3. raccogliere dati biometrici (BMI e circonferenza del collo)
  4. valutare l’ampiezza del palato molle e delle tonsille

L’odontoiatra formato che possiede la preparazione specifica relativa ai disturbi respiratori in sonno, e in particolare sul trattamento odontoiatrico dell’OSA, può, dopo la diagnosi clinica e strumentale del medico del sonno, procedere:

  •  alla prescrizione e gestione clinica dei dispositivi di avanzamento mandibolare (MAD)
  •  al monitoraggio del paziente e delle conseguenze a breve e lungo termine dei MAD, controllandone gli effetti indesiderati

L’odontoiatra non deve:

  1. sottovalutare la presenza dell’OSA nella popolazione sia in età pediatrica che adulta
  2. minimizzare il russamento abituale, spesso livello iniziale o campanello d’allarme del quadro sindromico vero e proprio
  3. procedere con una diagnosi medica specialistica che certifichi le OSA
  4. trattare i pazienti affetti da russamento o OSA senza possedere l’adeguata formazione e senza il confronto con il medico del sonno o, comunque, con l’equipe multidisciplinare all’interno della quale va indirizzato il paziente

Potresti soffrire di apnee notturne. Parlane con noi dello Studi Dentistici Lussu. Vieni a trovarci per una visita senza impegno.

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